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Triumph Truxton R | Artigianeria Brunetti


In 10 anni di carriera ho visto migliaia di preparatori, designer e perfino semplici appassionati che hanno realizzato la loro special, cercando di dare nuove linee, forme o anche una visione tutta nuova della moto a cui stavano lavorando, ma pochi , davvero pochi si sono avvicinati a questo tipo di risultato.




Esecuzione perfetta, del progetto data dalla maestria nel lavorare il metallo. Quell'alluminio che alterna curve e linee tese concretizzandosi in un nuovo corpo per questa Triumph Thruxton R del 2004.

La moto è stata realizzata per partecipare alla scorsa edizione The Reunion a Monza, il progetto iniziale prevedeva di utilizzare una Scrambler ma per questioni di tempo hanno ripiegato su questa.. e noi ne siamo contenti  

Elvis Brunetti non è uno sconosciuto anzi, abbiamo notato i suoi lavori sin da subito quando qualche anno fà ha partecipato a qualche contest, ma lui rimane sempre in disparte, poco propenso a far parlare di se e dei suoi lavori.

Anche per avere queste foto, in esclusiva, l'ho dovuto pregare e inseguire per diversi mesi e le informazioni tecniche sui lavori sembra che le abbia volutamente dimenticate di inviarle, quasi a volere dare importanza alle forme che non alla lista di parti che utilizzato.

Quindi concentriamoci sull'essenza di questa moto, che modernizza questa classica inglese ma che ha la cura e il dettaglio del prodotto artigianale .

Subito si nota lo stupendo cupolino sull'anteriore , che si prolunga verso il serbatoio quasi a voler diventare un piccola carena, al centro di esso un piccolo faro con caratteristica luce gialla, dietro si nascondono i due strumenti , il grande contagiri e un più piccolo tachimetro, segno che questa moto ha carattere e deve essere guidata con l'orecchio teso , ascoltandola e assecondandola nei cambi di marcia.
Il serbatoio ha forme squadrata e dimensioni più contenute rispetto al quello originale, che si incastrano perfettamente con il più piccolo elemento frontale.
Osservando dall'alto si nota la leggera piastra delle forcelle, lavorata quasi sicuramente con macchine a controllo numerico.
Le sospensioni anteriori ora sono a steli rovesciati provenienti da una Ducati 999 e l'impianto frenate prevede dei dischi a margherita con pinze Brembo.
Parlando del reparto ciclistico l'attenzione è attirata del forcellone posteriore Aprilia dove lavora un unico mono ammortizzatore invece dei classi 2 elementi.
Il telaio è stato modificato tagliando la parte posteriore , sostituita con un nuova struttura che sorregge il codino e la sella monoposto, con la seduta realizzata in pelle rossa della stessa tonalità del telaio e degli altri dettagli in pelle.  












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